8 buone ragioni per mangiare Prosciutto di Parma

8 buone ragioni per mangiare Prosciutto di Parma

- Categoria: News

1) Gli unici ingredienti sono carne di maiale, nato e cresciuto in Italia, e sale. È quindi un prodotto semplice, naturale e genuino. Inoltre è totalmente privo di glutine.

2) È altamente digeribile, ideale per bambini, anziani e sportivi. Mediamente i tempi di digeribilità per 100 g di prosciutto di Parma si aggirano intorno ad 1 ora e 40 minuti. Veramente poco se si pensa che servono 3 ore per digerire la carne di Manzo, 2 ore e 40 minuti per le uova e 2 ore per la frutta fresca!

3) Ha un forte effetto detossicante e anti-fatica grazie alla presenza di molteplici aminoacidi ramificati. Questi infatti contribuiscono costantemente a contrastare la formazione di acido lattico e aiutano a prevenire affaticamento e crampi muscolari soprattutto in caso di sforzi intensi e protratti.

4) Oltre ad essere gustoso è un alimento leggero e dall’alto valore nutrizionale. È infatti ricco di vitamina B1 e B6 e di sali minerali come fosforo, potassio, ferro e zinco. Per queste sue proprietà e per l’elevato apporto proteico viene spesso incluso anche in regimi ipocalorici.

5) Benché spesso non apprezzata, la parte grassa del prosciutto è ricca di acido oleico, linoleico e stearico, i cosiddetti grassi “buoni”. L’acido oleico oltre ad essere facilmente digeribile, contribuisce a ridurre il colesterolo nel nostro organismo.

6) La quantità di colesterolo contenuto nel prosciutto di Parma è paragonabile a quella contenuta nella carne di bovino adulto, manzo, pollo o coniglio.

7) 100 grammi di prosciutto contengono 155kcal! Un piatto di pasta al pomodoro contiene 440kcal, una bistecca di manzo 198kcal, 210kcal una frittata e 202kcal l’arrosto di tacchino. È il cibo perfetto!

8) Aiuta a combattere ed inibire l’azione dei radicali liberi, principale causa di invecchiamento e malattie degenerative. Inoltre ripristina l’equilibrio fisiologico dell’organismo, grazie alla presenza di antiossidanti naturali come la vitamina E ed il selenio.

Condividi